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Maria Chieco Frasca’ nasce il 25/05/1914 a Bologna, segue studi classici, musicali ( consegue il diploma di pianista ), ed inizia a dipingere a 16 anni quando una Signora francese Le insegna a decorare ceramiche secondo stili tipici europei con le tecniche allora note.
Maria si appassiona, supportata da una famiglia che La circonda di affetto e La stimola, si dedica con amore a quest’arte, poi la Vita Le toglie la Maestra ed Ella inizia a liberare il proprio Ego artistico che in breve, a 32 anni, Le farà aprire le porte del prestigioso Museo internazionale di Faenza.
Alcune Sue opere, richieste dall’allora Direttore, l’illustre Gaetano Ballardini, sono dal 1946 presenti  nel Museo quali testimonianze di un' arte finissima.
Da una delle lettere del Direttore del Museo:
“………. Mi par doveroso – fra tante incertezze di metodi e di tendenze, che non poco disorientano il grande pubblico – far conoscere anche oltre i confini come vi è uno spirito gentile e una mano maestra atti a compiere codesti prodigi di bravura che incantano...........
La rivista del Museo che viene spedita nel Mondo Le dona l’internazionalita’.
Lavora molto, si rinnova, compone uno stile che senza rinunciare alla aristocratica distinzione dei Suoi modelli, ne contempera le peculiarità col rigoglio vivo di una inventiva moderna.
Maria Chieco Frasca' acquisisce una profonda conoscenza del colore, delle commistioni cromatiche e delle scelte stilistiche, un graduale possesso dell’arte, delle tecniche ( forni perfetti ), nel senso più profondo e basilare: non più saggi scolastici né soltanto ornamentali, dunque.
Accanto alla ceramica più ligia all’antico, si accosta quella “inventata” che porta i segni delle Sue particolari predilezioni, in ogni senso: nel colore spesso rarissimo, nelle cadenze strutturali, nello stesso delicato ottimismo che presiede alla Sua vita d’arte e che rende, o aiuta a rendere, la vita di chi l’apprezza più leggera e sorridente.
Così il Suo soggetto preferito, i “Suoi” fiori, diventano famosi.
Ma non si accontenta:  dalle ceramiche passa alle tele.
Si iscrive all’accademia delle Belle Arti e studia: soprattutto figure.
Finiti gli studi, durante i quali non abbandona la ceramica, né mai lo farà, si completa dipingendo nudi, cavalli, soggetti i più vari colti nella vita di tutti i giorni, da un torero in corrida a chierichetti in chiesa, da paesaggi di campagna a marine solitarie, da visioni orientali a danze afrocubane.
E ancora fiori, i “Suoi” fiori che esprimono incredibilmente la gentilezza del suo animo, il suo senso artistico, lo specchio di una vita serena piena di affetto e di amore.
Le Sue mostre sono tutte di successo, i giornali lo scrivono, la critica La elogia, il pubblico La premia.
Le Associazioni culturali La cercano e i diplomi d’onore non mancano.
Dipinge tele, acquerelli, gessetti, decora ceramiche, ora con naturalezza, con la maturità di un’artista completa, libera anche da vincoli commerciali da Lei sempre rifiutati per non svilire la Sua arte.
Lo fa per tutta la Vita, nell’affetto dei Suoi cari, nella serenità della Sua famiglia.
Maria Chieco Frasca', pur lasciando la Vita terrena nel 1992, vive ancora oggi nelle Sue opere.
Di Lei molti hanno scritto parole competenti e lusinghiere; io, Suo figlio, dedico questa pagina a Colei che mi ha dato la Vita.
                                                                                  bruno maria frascà